La nebulosa NGC 281
NGC 281 (SH2-184 o IC11) è una nebulosa diffusa e regione HII nella costellazione di Cassiopea nei pressi di Schedar (alpha CAS).
E’ conosciuta anche con il nome di Nebulosa PacMan perchè la sua forma ricorda il personaggio del famoso videogioco degli anni ’80.
Al suo interno è presente il giovane ammasso aperto IC 1590 che contiene più di 300 stelle.
Caratterizza la nebulosa la cosiddetta “bocca” dovuta all’intersezione a T di due grosse striature scure.
E’ zona di intensa formazione stellare certificata dalla presenza nelle venature di svariate sorgenti infrarosse IRAS, di globuli di Bok (piccoli bozzoli oscuri al cui interno ci sono stelle in formazione) e da una notevole serie di colonne, simili agli spettacolari “Pilastri della Creazione” della Nebulosa Aquila (M16 nella costellazione Coda del Serpente).
La fotografia dei Pilastri fatta dal Telescopio Spaziale Hubble il 1.4.1995 viene considerata una delle 10 migliori mai eseguite se non la più bella.
Altre colonne sono ben visibili nella Nebulosa NGC 6820 nella costellazione della Volpetta e nella Nebulosa Anima (IC1848) in Cassiopea (Le Montagne della Creazione).
All’interno di queste colonne, formate da polveri e gas, causate dagli intensi venti stellari ci sono processi di formazione.
La nebulosa è distante 9.300 a.l. con una estensione di 100 a.l.
Ripresa effettuata con RH200Veloce e camera Moravian16200 con filtri a banda stretta SHO Baader Highspeed.
Integrazione con Maxim DL per 17h15m. Guida ASI120 su TS60/240 con PHD2 il tutto su montatura Celestron CGX.
Elaborazione con APP – Astropixel .- Photoshop.
E’ conosciuta anche con il nome di Nebulosa PacMan perchè la sua forma ricorda il personaggio del famoso videogioco degli anni ’80.
Al suo interno è presente il giovane ammasso aperto IC 1590 che contiene più di 300 stelle.
Caratterizza la nebulosa la cosiddetta “bocca” dovuta all’intersezione a T di due grosse striature scure.
E’ zona di intensa formazione stellare certificata dalla presenza nelle venature di svariate sorgenti infrarosse IRAS, di globuli di Bok (piccoli bozzoli oscuri al cui interno ci sono stelle in formazione) e da una notevole serie di colonne, simili agli spettacolari “Pilastri della Creazione” della Nebulosa Aquila (M16 nella costellazione Coda del Serpente).
La fotografia dei Pilastri fatta dal Telescopio Spaziale Hubble il 1.4.1995 viene considerata una delle 10 migliori mai eseguite se non la più bella.
Altre colonne sono ben visibili nella Nebulosa NGC 6820 nella costellazione della Volpetta e nella Nebulosa Anima (IC1848) in Cassiopea (Le Montagne della Creazione).
All’interno di queste colonne, formate da polveri e gas, causate dagli intensi venti stellari ci sono processi di formazione.
La nebulosa è distante 9.300 a.l. con una estensione di 100 a.l.
Ripresa effettuata con RH200Veloce e camera Moravian16200 con filtri a banda stretta SHO Baader Highspeed.
Integrazione con Maxim DL per 17h15m. Guida ASI120 su TS60/240 con PHD2 il tutto su montatura Celestron CGX.
Elaborazione con APP – Astropixel .- Photoshop.