Lobster Claw - SH2-157

Sh2-157 o nebulosa chela è una nebulosa ad emissione situata nella costellazione di Cassiopea; la parte ad anello è causata dall'azione del vento stellare di diverse stelle giganti mentre la parte più compatta viene eccitata da stelle di classe spettrale O.
Al suo interno si trova un ammasso di stelle molto giovani che rappresentano l'ultima generazione di un processo di formazione stellare.
La foto è stata scattata da Casina (RE) con un rifrattore da 85mm e ccd con l'ausilio di filtri interferenziali Halpha, OIII, SII per un totale di quasi 11 ore di posa.

Lobster Claw - SH2-157

Rielaborazione della SH2-157.
L’operazione abbastanza complicata è il risultato dell’unione di frames ottenuti da 2 set-up diversi. Si sono utilizzati quelli nativi Ha (solo stelle), OIII e SII ripresi a Marola tramite FSQ85 e camera QSI583 con filtri a banda stretta Astronomik ed estraendo i canali Ha e OIII da riprese effettuate a Tancau (Lotzorai) con RH200Veloce, camera ASI294 e singolo filtro Optolong L-Extreme.
L’elaborazione è stata effettuata con Pixinsight e Photoshop. La durata totale delle integrazioni è 19h15m.
SH2-157 è una grande nube molecolare e regione HII ubicata tra 2 costellazioni appena al di sotto della Bubble Nebula (NGC 7635 o Sh2-162).
Nell’immagine la metà superiore è Cassiopea e quella inferiore è Cefeo. Per la sua forma caratteristica è conosciuta con il nome di “Chela di Aragosta”.
Posizionata nella Via Lattea all’interno del Braccio di Perseo ad una distanza di 11.000 a.l. è estesa per 200 a.l. Si presenta con due strutture differenti. La parte a Dx, abbastanza compatta, è ionizzata da diverse stelle massicce O e B. Al suo interno si notano concentrazioni luminose identificate dalle sigle LBN (Lynd Bright Nebula); la più luminosa è la LBN537 (Sh2-157A).
Le chele hanno invece una forma ad anello per l’azione di un potente vento stellare prodotto dalle stelle del giovane ammasso aperto Markarian 50 (visibile nei pressi della chela in alto). Nell’ammasso è presente una stella Wolf-Rayet, la WR157. Le stelle WR sono corpi caratterizzati da fortissimi e velocissimi venti stellari che sbucciano la stella espellendo il guscio di idrogeno.
La consistente perdita di massa porta allo scoperto il nucleo generalmente di elio con presenza di azoto e ossigeno. Sono tra le stelle più luminose e massicce (non voluminose) e se ne conoscono pochissime, circa 600.
La stella più impressionante conosciuta è proprio una WR ma non è nella Via Lattea.
Si trova nella Nebulosa Tarantola (NGC 2070) all’interno della Nube Maggiore di Magellano che è una galassia satellite della Via Lattea distante 165.000 a.l. Ha come sigla R136A1 e fa parte dell’ammasso R136.
Questo giovanissimo (1.5 milioni di anni) e luminosissimo ammasso contiene decine di stelle di classe O e c.ca 15 WR tra le più brillanti conosciute ed è talmente energetico che da solo illumina e ionizza la Nebulosa Tarantola che ha una estensione di 1.000 a.l.
La stella 136A1 con una massa 260 volte il Sole, una temperatura oltre i 55.000° ha una luminosità stimata 9/10.000.000 di volte quella del Sole.
Per la loro altissima temperatura superficiale che può arrivare a 200.000° le WR irradiano principalmente nell’Ultra Violetto e oltre quindi sono poco luminose nel visibile (ad es. la R136A1 nel visibile è “solo” 150.000 volte più luminosa del Sole). L’unica WR visibile ad occhio nudo è la Gamma della costellazione della Vela. Ai bordi della chela in basso si trova NGC 7510 un ammasso aperto distante 12.000 a.l. con una età di soli 10 milioni di anni.