Ammasso della Civetta
NGC457
Ammasso Aperto molto particolare situato nella costellazione di Cassiopea. Distante 8.000 a.l. ha una dimensione apparente di 16’ corrispondente a 15 a.l.
E’ composto da un centinaio di stelle e l’età è stimata in 20 milioni di anni. La disposizione delle stelle e in particolare le 2 più luminose hanno condizionato gli osservatori che non hanno fatto fatica a vedervi una figura di volatile che in questo caso lo hanno interpretato come uno strigiforme.
Chi vi vedeva un Gufo, chi una Civetta o altri il che ha dato il nome con il quale è universalmente conosciuto questo ammasso: AMMASSO CIVETTA (Owl Cluster). Per curiosità altri vi hanno visto una Libellula.
Gli occhi della Civetta sono ovviamente le 2 stelle luminose, le ali sono le due lunghe file di stelle e la coda aperta le diverse stelle più luminose in basso parallele agli occhi.
/ Gli occhi in particolare non sembrano appartenere fisicamente all’ammasso ma molto più vicine (2000/3000 a.l.).
Se l’occhio più luminoso appartenesse all’ammasso sarebbe una stella con una luminosità 300.000 volte quella del Sole! L’osservazione al telescopio è veramente appagante.
Ripresa con O.O. ODK10 (250f6.8) – camera ASI 2600MC PRO - filtro ANTLIA TRIBAND ULTRA RGB – guida ASI174 – integrazione 2h40m – elaborazione PX-PS
Cortesia Pagliarini Silvano
E’ composto da un centinaio di stelle e l’età è stimata in 20 milioni di anni. La disposizione delle stelle e in particolare le 2 più luminose hanno condizionato gli osservatori che non hanno fatto fatica a vedervi una figura di volatile che in questo caso lo hanno interpretato come uno strigiforme.
Chi vi vedeva un Gufo, chi una Civetta o altri il che ha dato il nome con il quale è universalmente conosciuto questo ammasso: AMMASSO CIVETTA (Owl Cluster). Per curiosità altri vi hanno visto una Libellula.
Gli occhi della Civetta sono ovviamente le 2 stelle luminose, le ali sono le due lunghe file di stelle e la coda aperta le diverse stelle più luminose in basso parallele agli occhi.
/ Gli occhi in particolare non sembrano appartenere fisicamente all’ammasso ma molto più vicine (2000/3000 a.l.).
Se l’occhio più luminoso appartenesse all’ammasso sarebbe una stella con una luminosità 300.000 volte quella del Sole! L’osservazione al telescopio è veramente appagante.
Ripresa con O.O. ODK10 (250f6.8) – camera ASI 2600MC PRO - filtro ANTLIA TRIBAND ULTRA RGB – guida ASI174 – integrazione 2h40m – elaborazione PX-PS
Cortesia Pagliarini Silvano
